La Società Brescia Calcio comunica che, nonostante un folto contraddittorio con il Comune di Brescia, in data odierna le sono stati notificati avvisi di accertamento per TASI 2019 e per IMU (in questo caso con riferimento alle annualità dal 2019 al 2023) per un ammontare di € 776.947.
Si tratta di richiesta del tutto infondata e comunque singolare perché, come già rappresentato al Comune nel corso del procedimento:
– non si comprende come mai una tale richiesta (che dovrebbe trovare fondamento in una disposizione che esiste fin dal 2011, cfr. art. 9, comma 1, del d.lgs. 23 del 2011) venga avanzata soltanto oggi nei confronti dell’attuale proprietà senza che mai, prima dell’acquisto del 2017 ad opera del Presidente Cellino (e cioè nel periodo 2011-2017), identica richiesta fosse mai stata formalizzata verso i precedenti proprietari;
– pacifica è la giurisprudenza tributaria circa la non debenza del tributo allorché si tratti di bene appartenente al patrimonio indisponibile del Comune e nessuno potrà dubitare che uno stadio sia un bene appartenente al patrimonio indisponibile dell’Amministrazione comunale (TAR Campania, Napoli, Sez. II, sentenza 14 settembre 2022, n. 5703).
La Società Brescia Calcio è pertanto costretta a rivolgersi ad ogni sede giurisdizionale compente così come, suo malgrado, ha già dovuto fare allorché il Comune di Brescia ha preteso di addebitarle il costo dei servizi espletati dal personale della Polizia Locale durante le gare casalinghe nonostante che tali servizi fossero stati disposti dal Gruppo Operativo Sicurezza della Questura di Brescia ai sensi dell’art 37 DPR 782/85 e nonostante che questi fossero lì stati espressamente qualificati servizi di ordine pubblico.